Strumento didattico per introdurre la visione prospettica della profondità.
A partire dall’Ottica di Euclide e da proprie ricerche al-Kindī (IX secolo) commenta criticamente l’opera euclidea nel Fī taqwī al-ḫaṭaʼ wa-‘l-muškilāt allatī li-Uqlīdis fī ‘l-Manāẓir e getta le basi per una Ottica araba legata alla fisiologia dell’occhio che troverà il suo apice in Ibn al Haytam all’inizio del XI secolo. Da Euclide al-Kindī recupera la parte prospettica che troverà seguito nelle opere latine del XIII secolo di Gosseteste, Vitellione, Bacone, e porrà le basi della prospettiva rinascimentale di Leon Battista Alberti, Leonardo da Vinci e Piero della Francesca. I raggio visivi che escono dall’occhio simulano la visione dell’alto e del basso, della destra e della sinistra man mano che gli oggetti si allontanano in profondità: il piano verticale separa la destra dalla sinistra e quello orizzontale il basso dall’alto.